Prestiti pensionati: raggiri comuni e consigli per difendersi

Il bisogno di una somma di denaro in più non conosce limiti spaziali, temporali, tanto meno anagrafici.
Sono sempre di più, infatti, i pensionati che ricorrono a prestiti e finanziamenti per i più disparati motivi.
Che sia per esigenze personali o per aiutare qualche familiare in difficoltà, i pensionati sono diventati una clientela affezionata del mondo creditizio (6,5% delle richieste totali – dati Facile.it – provengono da pensionati).

La loro pensione, infatti, rappresenta una fonte di reddito certa e può costituire una garanzia reale per coloro che sono considerati cattivi pagatori in quanto segnalati alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia e permette, quindi, loro l’accensione di un prestito personale.

Il mondo creditizio, di per sé pieno di insidie, viene trasformato in un vero labirinto da parte di mediatori creditizi (o, meglio, presunti tali) senza scrupoli che pongono in essere truffe ben congeniate pur di raggirare i pensionati, categoria di potenziali debitori più debole e vulnerabile.

Genericamente, infatti, costoro hanno minori occasioni di informazioni sulle procedure e sulle condizioni di accesso al credito per cui tendono ad affidarsi completamente e in buona fede a quanto viene loro proposto; e, spesso, un senso di vergogna li spinge a tener la situazione nascosta a parenti e amici, autoprivandosi così di preziosi consigli e dritte.

Se il pagamento del prestito a pensionati è disciplinato da stringenti norme in materia, la fase di negoziazione e stipula viene rimessa per lo più alle parti e proprio qui il pensionato rimane scoperto e vittima di trabocchetti.

Per questo, è bene diffidare degli enti creditizi che richiedono esorbitanti costi economici per il disbrigo di pratiche amministrative, o che propongono tassi estremamente vantaggiosi, o concedono somme che superano i limiti usuali erogati dal mercato, spesso quando si rivolgono ad aree più borderline come i prestiti protestati.

Per coloro che fossero navigatori del mondo virtuale, è bene cercare informazioni e preventivi online, sempre prestando la dovuta cautela. In particolare, sono assolutamente da diffidare le e-mail che richiedono credenziali di accesso per il servizio di home banking e, anzi, è bene darne tempestiva comunicazione al proprio istituto di credito.

Non abboccare ad annunci di presunte finanziarie che richiedono dati generici e poco verificabili per l’erogazione di un prestito. Anche telematicamente, gli enti creditizi affidabili richiedono questo tipo di informazioni sotto forma di certificato digitale.

Prima di accendere un prestito personale, è sempre bene rivolgersi a una pluralità di enti finanziari (anche online, consultando i portali più diffusi o comunque visitando i siti degli enti più accreditati e conosciuti) per ottenere diversi preventivi e valutarne attentamente e dettagliatamente le condizioni proposte.

Infine, per l’acquisto di beni di consumo (automobile, elettrodomestici, tecnologia) è anche da valutare la possibilità di rivolgersi all’istituto di credito convenzionato con il punto vendita in cui si effettua l’acquisto del prodotto.