La figura del consumatore intesa come soggetto da tutelare e titolare di diritti fondamentali è relativamente recente, è solo dagli anni Settanta che si sono susseguite le varie attività per il riassetto della normativa che regola la materia ed è solo negli anni Ottanta che è stata introdotta la figura del consumatore riconosciuta come elemento centrale nell’ambito dell’economia e della politica dei vari Paesi.
La tutela dei consumatori è un valore fondamentale per tutta la collettività al fine di scongiurare le vessazioni che nel tempo i cittadini spesso sono stati costretti a subire da parte di Aziende e Istituzioni. Sì perché la categoria consumatori, alla fine, è una macro categoria che accomuna tutti, al di là del ceto o della condizione sociale; tutti, lavoratori o meno, rientrano nella definizione di consumatore e soprattutto non possono esimersi dal rientrarvi ed è fondamentale che esistano regole e normative in grado ti tutelarne gli interessi.
I vari Paesi, soprattutto grazie alle numerose direttive europee, hanno fatto e continuano a fare moltissimo per migliorare ed innovare la tutela di un diritto che, nell’epoca votata al consumo, è diventato davvero uno dei più importanti da difendere. Sicuramente la strada da fare è ancora molto lunga perché nonostante le leggi ed il lavoro eccellente di tutte le associazioni di difesa consumatori disseminate sul territorio, gli abusi e le vessazioni, le truffe a danno dei cittadini continuano a persistere.
E’ però importante che l’identificazione dell’ interesse dei consumatori visto come interesse di gruppo, superindividuale o addirittura collettivo, ha portato e sta portando alla definizione di una nuova prospettiva di indagine soprattutto nel settore delle scienze giuridiche per proteggere il consumatore in quanto membro di un gruppo.
Negli anni la dottrina ha cercato di individuare una dettagliata classificazione dei diritti dei consumatore inteso di volta in volta come acquirente, danneggiato, contraente debole; esistono però ancora moltissimi interessi dello strato sociale che, non essendo veri e propri diritti formali con situazioni giuridiche rilevanti, non possono ancora essere riconosciuti sul piano legislativo come ad esempio diritto a essere informati ed educati, il diritto a essere ascoltati, il diritto a essere rappresentati ed il diritto a essere risarciti.