I diritti dei consumatori

Il codice del consumo è nato con l’obiettivo di identificare, raccogliere ed aggiornare la frammentata normativa a tutela del consumatore  in modo da ottenerne un riassetto normativo che fosse non solo rispondente ai dettami del diritto comunitario ma che fosse in grado soprattutto di dare una risposta comune al disagio provocato dalla presenza di numerose leggi intervenute in un lungo arco temporale riorganizzandole in ordine sistematico.

Il riassetto legislativo ha così migliorato considerevolmente tutta la normativa vigente, eliminando tutte le incoerenze e le sovrapposizioni createsi attraverso le numerose direttive introdotte nei diversi momenti storici.

Il codice del consumo sancisce quindi i diritti fondamentali dei consumatori ed è il frutto di un’opera significativa proprio perché ha permesso di far emergere quei principi base di carattere generale che difficilmente sarebbero state evidenziate in una disciplina frammentaria e disorganica.

Il decreto legislativo del 6 settembre 2005 ha dato quindi vita al codice del consumo, definibile come un vero e proprio manifesto dei diritti dei consumatori che raccoglie, appunto, tutte le regole nonché i rimedi concessi dal legislatore ai cittadini per far valere i propri diritti. Il Codice rappresenta un importante traguardo della disciplina a tutela del consumatore che, non è più visto esclusivamente come persona fisica che agisce per scopi diversi dall’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale ma prima di tutto come essere umano da tutelare.

Il soggetto destinatario delle tutele contenute nel codice del consumo è quindi il consumatore inteso come  acquirente di un bene/diritto, come cliente, viaggiatore, fruitore di un prodotto oppure utente di un determinato servizio pubblico.

La normativa che indica i diritti dei consumatori si è sviluppata sostanzialmente su tre punti focali ovvero la sicurezza e quindi protezione dei diritti fondamentali e della salute e dell’integrità della persona, in termini di affidabilità del prodotto/servizio prevedendo particolari disposizioni atte a disciplinare la pubblicità, le informazioni, la qualità e l’efficienza; il secondo punto riguarda invece la tutela del contraente cosiddetto ‘debole’ prevedendo misure specifiche mirate a garantire l’equilibrio contrattale scongiurando situazioni di abuso; il terzo punto riguarda invece la previsione di strumenti di tutela degli interessi collettivi dei consumatori.

I tre punti alla base di tutta la normativa possono riassumersi attraverso sette diritti fondamentali riconosciuti ai consumatori dall’art.2:

a) tutela della salute;

b) sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi;

c) adeguata informazione, diritto di recesso e diritto ad una corretta pubblicità;

d) educazione al consumo;

e) correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali;

f) promozione e sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti;

g) erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza.